domenica 2 novembre 2014

Fragment of Pages, #1


 
 
Inauguriamo oggi la nuova rubrica settimanale, Fragment of Pages. Sceglierò di proporvi un brano a settimana e potremo goderne e commentarlo insieme.
Bando alle ciance, non voglio rubare ancora tempo all'autore di quest'oggi, che è Alessandro Baricco :)
 
"Allora Elisewin prese tra le mani il volto di quell'uomo e lo baciò.
Nelle terre di Carewall, non smetterebbero mai di raccontare questa storia. Se solo la conoscessero. Non smetterebbero mai. Ognuno a modo suo, ma tutti continuerebbero a raccontare di quei due e di un'intera notte passata a restituirsi la vita, l'un l'altra, con le labbra e con le mani, una ragazzina che non ha visto nulla e un uomo che ha visto troppo, uno dentro l'altra - ogni palmo di pelle è un viaggio, di scoperta, di ritorno [...] Nel grembo di quella notte stravolta, nera burrasca, lapilli di schiuma nel buio, onde come cascate franate, rumore, sonore folate, furiose di suono e velocità, lanciate sul pelo del mare, nei nervi del mondo, oceano mare, colosso che gronda, stravolto - sospiri, sospiri nella gola di Elisewin - velluto che vola - sospiri ad ogni passo nuovo in quel mondo che valica monti mai visti e laghi di forme impensabili. [...]
Venivano dai due più lontani estremi della terra, questo è stupefacente, da pensare che mai si sarebbero sfiorati, se non attraversando da capo a piedi l'universo, e invece nemmeno si erano dovuti cercare, questo è incredibile, e tutto il difficile era stato solo riconoscersi, riconoscersi, una cosa di un attimo, il primo sguardo e già lo sapevano, questo è il meraviglioso - questo continuerebbero a raccontare, per sempre, nelle terre di Carewell, perché nessuno possa dimenticare che non si è mai lontani abbastanza per trovarsi, mai - lontani abbastanza - per trovarsi - lo erano quei due, lontani, più di chiunque altro e adesso - grida la voce di Elisewin, per i fiumi di storie che forzano la sua anima, e piange Adams, sentendole scivolare via, quelle storie, alla fine, finalmente, finite - forse il mondo è una ferita e qualcuno la sta ricucendo in quei due corpi che si mescolano - e nemmeno è amore, questo è stupefacente, ma è mani, e pelle, labbra, stupore, sesso, sapore - tristezza, forse - perfino tristezza - desiderio, quando lo racconteranno non diranno la parola amore - mille parole diranno, taceranno amore. [...]
- Se solo tu volessi, potresti salvarti.
Come glielo dici, a una donna così, che tu vorresti salvarti, e ancora di più vorresti salvare lei con te, e non fare altro che salvarla,  e salvarti, tutta una vita, ma non si può, ognuno ha il suo viaggio, da fare. [...] Così poi dici, qualcosa, ma è una miseria.
- Elisewin, io non sarò mai più salvo.
Come glielo dici, a un uomo così, che adesso sono io che voglio insegnargli una cosa e tra le sue carezze voglio fargli capire che il destino non è una catena ma un volo, e se solo avesse voglia davvero di vivere lo potrebbe fare, e se solo avesse voglia davvero di me potrebbe riavere mille notti come questa invece di quell'unica, orribile, a cui va incontro, solo perché lei lo aspetta, la notte orrenda, e da anni lo chiama. Come glielo dici, a un uomo così, che diventare un assassino non servirà a nulla e a nulla servirà quel sangue e quel dolore, è solo un modo di correre a perdifiato verso la fine, quando il tempo e il mondo per non far finire nulla sono qui ad aspettarci, e a chiamarci, se solo sapessimo ascoltarli, se lui potesse, davvero, davvero, ascoltarmi."
(A. Baricco, Oceano Mare)

Giorgia Blogger

2 commenti :

  1. Quanto ho amato questo libro...pura poesia, capace di attivarti dritto al cuore!!!

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