mercoledì 21 gennaio 2015

Recensione: "Lo Hobbit" di J.R.R. Tolkien


 
Titolo: Lo Hobbit
Autore: J.R.R. Tolkien
Edizione: Bompiani
Prezzo: 12,90€
Trama: Lo Hobbit ha visto la luce nel 1937 ed è il libro con il quale Tolkien ha presentato per la prima volta il mondo mitologico che poi è diventato celebre.
Tra i protagonisti di tale mondo sono gli Hobbit, minuscoli esseri “dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari”, timidi, capaci di “sparire veloci e silenziosi al sopraggiungere di persone indesiderate”, con un’arte che sembra magica ma è “unicamente dovuta a un’abilità professionale che l’eredità, la pratica e un’amicizia molto intima con la terra hanno reso inimitabile da parte di razze più grandi e goffe” quali gli uomini. Se non praticano la magia, gli Hobbit finiscono però sempre in mezzo a feroci vicende magiche, come capita appunto a Bilbo Baggins che il grande “mago bianco” Gandalf coinvolgerà in un’impresa apparentemente disperata: la riconquista del tesoro custodito dal drago Smaug.
Bilbo incontrerà così ogni sorta di avventure, assieme ai tredici nani suoi compagni e a Gandalf, che appare e scompare, lasciando cadere come per caso le parole degli insegnamenti decisivi.
E il ritrovamento, apparentemente casuale, di un anello magico, è il germe della grande saga che Tolkien proseguirà nei tre libri del “Signore degli Anelli” illuminando nel suo durissimo senso un tema segreto de Lo Hobbit: cosa fare dell’Anello del Potere?
Lo Hobbit è stata davvero una bella lettura: era da tempo che volevo immergermi nel mondo Terra di Mezzo, e con questo prequel del Signore degli Anelli.
Ero piuttosto incerta riguardo al leggere prima questo prequel e poi la trilogia o direttamente la trilogia, ma alla fine mi sono lasciata tentare e ne è valsa la pena!
“Noi siamo gente tranquilla e alla buona e non sappiamo che farcene delle avventure. Son cose brutte, fastidiose e scomode! Fanno far tardi a cena! Non riesco a capire cosa ci si trovi di bello!”                                  
(Bilbo Baggins)
Lo Hobbit racconta il meraviglioso viaggio di Bilbo Baggins, uno hobbit mite, pacifico e amante della vita agiata, che viene incoraggiato dallo stregone Gandalf e da 12 coraggiosi nani a prendere parte ad un'avventurosa spedizione alla ricerca del tesoro dei nani, di cui il drago Smaug si impossessò.
A dispetto della sua indole tranquilla, una  volta superato lo sbigottimento iniziale per l'arrivo improvviso dello stregone e dei nani nel suo silenzioso buco-hobbit, Bilbo si immerge in quest'avventura tragi-comica che lo vedrà, alla fine, dopo le mille peripezie, cambiato, e che lo porterà ad impossessarsi per caso di un tesoro che avrà un ruolo importante nella Trilogia, dopo un'agguerrita gara di indovinelli con un'inquietante creatura, Gollum: un magico anello che dona l'invisibilità.
Bilbo Baggins non è infatti altri che il cugino maggiore di Frodo, uno dei noti protagonisti de Il Signore degli Anelli. Ho trovato per questo interessante scoprirne di più sulla storia di Bilbo e dell'anello, prima di iniziare la Trilogia.
 
Ho particolarmente apprezzato il tono fanciullesco e disincantato della narrazione e l'ambientazione fiabesca senza tempo e senza spazio, tipica delle favole che si ascoltano da bambini. Leggere Lo Hobbit è stato come leggere una favola, ma ricca di accuratissime descrizioni. Descrizioni dettagliate e precise di creature, luoghi e situazioni - ma specialmente di luoghi -  tanto da sembrare del tutto realistiche e verosimili, anche se si tratta di ambientazioni fantastiche.
Rispetto al Signore degli Anelli, che sto leggendo adesso, noto un vocabolario ed uno stile narrativo diverso, Lo Hobbit è probabilmente rivolto ad un pubblico più giovane, è di più semplice lettura ed è godibilissimo, seppur non propriamente scorrevole.
 
Consiglio la lettura di questo romanzo a tutti quelli che hanno letto Il Signore degli Anelli o che intendono farlo. Ciò nonostante, credo che Lo Hobbit sia una piacevole lettura anche da solo.
 
“A parlare delle cose belle e dei giorni lieti si fa in fretta, e non è che interessi molto ascoltare; invece da cose gravose, emozionanti o addirittura spaventose si può trarre una buona storia, o comunque un lungo racconto.”                 
 
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Giorgia Blogger

2 commenti :

  1. Ciaoo Giorgia! Bellissima recensione!! :):):):) Io non vado matta per questo genere ma a te è piaciuto da quanto ho letto, gli darò una possibilità!

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    Risposte
    1. A dirti la verità, neppure io ho letto tanti fantasy, soltanto "Harry Potter" :) preferisco leggere altri generi! Ma "Il Signore degli Anelli" almeno una volta nella vita andrebbe letto <3

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