martedì 16 giugno 2015

Recensione: "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh


Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Edizione: Garzanti
Prezzo: 9,90€
Trama: Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.
E' la mia prima esperienza con quest'autrice che non conoscevo, ma di cui ho sentito parlare tanto e molto bene proprio grazie a questo romanzo, Il linguaggio segreto dei fiori.
Si tratta di una storia molto ben articolata, mai banale o scontata, ricca di personaggi complessi e originali, una storia che si fa ricordare ben volentieri proprio per questo linguaggio segreto dei fiori, il tratto più affascinante del romanzo è proprio il codice con cui Vanessa, la protagonista, comunica col mondo. Anche se spesso il mondo non è in grado di interpretare le sue parole mute, i suoi stati d'animo o i suoi sentimenti.
Vanessa è una giovane donna ferita dalla vita, ferita dal rifiuto di una e mille madri diverse che hanno rinunciato alla sua tutela, e che hanno fatto di lei una bambina cresciuta troppo in fretta, una giovane donna schiva, solitaria, diffidente, sfiduciata. Una giovane donna che consapevolmente distrugge tutto ciò che di bello ha intorno e che non si da alcuna possibilità per essere felice, anzi, fugge da ogni occasione di contatto con gli esseri umani, da cui nella vita non ha ottenuto che male. E comunica tutto ciò non a parole, ma con i fiori.
 
"Non mi fido, come la lavanda,
Mi difendo, come il rododendro
Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio…"
 
E' dura entrare nel difficile mondo di questa protagonista così poco comunicativa, che si chiude in sé stessa e non parla se non attraverso i petali, ma vi affezionerete presto alla sua fragilità, al suo dizionario fatto di fiori che la rende ben presto la fioraia più ricercata della città di San Francisco: lei, che non ha attitudine con le emozioni e i sentimenti umani, riesce sempre a trovare il fiore giusto per esprimere le parole giuste. Lei conosce i fiori giusti per esprimere amore, amicizia, purezza, gioia, fiducia. Lei, che non ha mai sperimentato nulla di tutto ciò.
Si tratta di una protagonista difficile da comprendere, una protagonista di cui non capirete tutti gli atteggiamenti, una protagonista che spesso biasimerete per le sue scelte, per il suo comportamento, ma che sicuramente non vi lascerà indifferenti.
Non meno complessi sono i personaggi secondari, che ruotano tutti attorno al mondo dei fiori: Elizabeth, la sola madre che Vanessa abbia mai sentito come tale, il giovane e schivo fiorista Grant, la burbera Renata, che per prima intuisce il valore di Vanessa e le offre lavoro come fioraia.
Centrali sono nel romanzo la ricerca di radici e di affetti, ricerca di una protagonista disillusa e resa cinica da una vita di sofferenze e privazioni, una vita di solitudine, segnata dal rifiuto delle figure genitoriali. Il rapporto madre-figlia è infatti un elemento ricorrente della storia, questo rapporto che è mancato e che Vanessa ha apparentemente smesso di cercare, ma che torna a trovarla sempre più spesso. Perché, se le radici sono importanti, è da queste radici che bisogna ripartire per ricominciare e ricostruire se stessi.
 
x4
Giorgia Blogger

7 commenti :

  1. Ciao Giorgia<3
    Bella recensione:)
    Non è il classico libro che leggerei,però mi hai fatto venire la voglia di comprarlo!

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    1. In realtà non è neppure del mio genere, è stata una piacevole scoperta! Ciò che mi incuriosiva più di tutto era il titolo :D

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  2. bella la tua recensione anche se il libro a dire la verità non mi è piaciuto molto, non che la storia fosse scritta male ma i due protagonisti proprio non mi hanno catturato. Poi va bè i gusti sono gusti

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    1. Lei è una protagonista che ami o odi, senza sfumature! Ammetto che anche a me delle volte ha dato sui nervi, ma tutto sommato adoro questi personaggi complicati... :)

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  3. Ciao Giorgia, in bocca al lupo per i tuoi esami di maturità!!! Sono sicura che andrai alla grande :) cmq gran bella recensione, ho sempre ronzato intorno a questo libro e ora mi hai fatto venir voglia di acquistarlo!!

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    1. Grazie mille, Francesca! Ce la metterò tutta :D
      Sono contenta di averti convinta a leggere questo romanzo, anche io ci ho ronzato attorno per un bel po' prima di convincermi a comprarlo! E anche una volta comprato ha dovuto aspettare il suo turno pazientemente :p

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