venerdì 29 gennaio 2016

Recensione: "Febbre all'alba" di Péter Gárdos



Recensione tratta dalla testata online Eroica Fenice

Titolo: Febbre all'alba
Autore: Péter Gárdos
Edizione: Bompiani
Prezzo: 17,00€
Trama: Nel luglio del 1945 un sopravvissuto della Seconda guerra mondiale raggiunge un campo profughi in Svezia. Ridotto pelle e ossa, ormai allo stremo dopo gli anni del conflitto, e nonostante i medici gli dicano che ha pochi mesi di vita Niklós, questo il suo nome, non si arrende. Sceglie di vivere. Compila una lista di 117 giovani donne, ungheresi come lui, che hanno trovato asilo in un altro campo profughi svedese e invia a ognuno di loro lettere elegantemente scritte a mano. Di una cosa è certo: una di loro diventerà sua moglie. Ispirato dalle incredibili, divertenti lettere del padre dell'autore, "Febbre all'alba" è una storia sulla speranza e sulla sorprendente forza che ogni uomo, anche nei momenti più bui, sa trarre dal desiderio di vivere e amare.


Péter Gárdosregista ungherese, dedica il suo primo romanzo, Febbre all’alba, al racconto dello straordinario incontro dei suoi genitori, due ebrei sfuggiti per miracolo all’Olocausto, sopravvissuti ai campi di sterminio e ricoverati in campi profughi svedesi.
L’autore è cresciuto senza mai conoscere la storia dei suoi genitori, né le sue origini ebraiche, da tempo nascoste e seppellite per non dover più ricordare e soffrire. Ciò fino alla morte di suo padre, Miklós Gárdos, in seguito alla quale sua madre Agnes, che nella narrazione prende il nome di Lili, gli consegna le lettere d’amore che, dopo l’orrore dei lager, ridiedero la speranza e la voglia di vivere ad un uomo e una donna dal destino apparentemente già segnato.


Febbre all’alba: lettere d’amore tra sopravvissuti all’Olocausto


Svezia, luglio 1945. Il destino di Miklós Gárdos, giovane giornalista ungherese scampato all’Olocausto per miracolo, è tristemente già segnato: tubercolosi, 6 mesi di vita e non di più. Il dottor Lindholm, del campo profughi svedese che ospita Miklós, si esprime duramente, le sue parole non lasciano spazio ad interpretazioni, né a vane speranze.
Ciononostante, il giovane giornalista non si dà per vinto: non lascerà questa terra senza aver prima conosciuto l’amore di una donna. Compila così 117 lettere, tutte identiche, destinate alle 117 donne ungheresi sopravvissute, come lui, alla Shoah, e  ospiti dei centri di recupero svedesi, nella speranza di trovare fra loro l’amore.Soltanto una ventina di ragazze risponderà alle lettere, tra loro, Lili Reich, giovanissima ragazza di Budapest trovata viva tra un mucchio di cadaveri a Bergen-Belsen, al momento della liberazione. Una miracolata, come Miklós.
Quello tra Miklós e Lili è un amore che si nutre della carta delle loro lettere, di speranza, di voglia di vivere, d’incontri fugaci che sfidano la distanza e la salute precaria.Febbre all’alba racconta l’amore, prima ancora che raccontare le atrocità dello sterminio. Celebra la vita e non racconta la morte. Celebra il miracolo e la speranza, celebra la forza della giovinezza e la ricchezza dei sentimenti, la voglia di ricominciare, di rinascere nuovamente dalle ceneri di un passato ingombrante.
Attraverso le lettere dei suoi genitori, Péter Gárdos ci racconta e testimonia un lato – tristemente – poco esplorato della vicenda, ma non per questo meno interessante: ci racconta di chi resta e lotta per riprendere la sua vita, anche se ha visto troppo, anche se ha sofferto, anche se sembra impossibile. Miklós e Lili sono stati marito e moglie per più di cinquant’anni.
Qualche volta accade, qualcuno ce l’ha fatta. Qualcuno ha sfidato un destino già segnato, ha osato credere in un futuro, ha osato sperare in un miracolo e ce l’ha fatta.

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Giorgia Blogger

mercoledì 27 gennaio 2016

WWW Wednesday! #1



Caspita, lettori, credo sia proprio il mio primo WWW dell'anno! Pazienza, vorrà dire che avrò qualcosa in più da raccontarvi a proposito delle mie letture, allora :p
Nonostante gli esami (domani il secondo) e il lavoro, sto trovando molto tempo per leggere e le ultime letture sono state decisamente positive. Cosa mi dite delle vostre?
Veniamo subito al WWW settimanale!

What have you recently read?


Le mie ultime letture, di cui non vi ho ancora parlato, sono state L'ombra del vento e Febbre all'alba. Per la vostra gioia, li recensirò entrambi, e del secondo ho già una bella recensione pronta in attesa di pubblicazione! Sono state due splendide letture, la prima è -a dir di tutti- il capolavoro dello spagnolo Carlos Ruiz Zafon, che non avevo mai letto prima, ma che ha saputo trascinarmi con sé nella Barcellona degli anni '40 e mi ha coinvolto nei mille misteri del Cimitero dei Libri Dimenticati.
Il secondo libro è un'uscita recente molto particolare e toccante, si tratta della raccolta di lettere che ha unito due sopravvissuti alla Shoah. Da leggere.

What are you currently reading?


Oggi è la Giornata della Memoria e anche leggere è un modo per ricordare. Per questa giornata, ho scelto Ho sognato la cioccolata per anni.

What will you read next?


Probabilmente leggerò Le ali della vita, regalo di Natale del mio fidanzato, il secondo romanzo di un'autrice che ho già amato grazie al primo. Spero che anche questa seconda lettura della Diffenbaugh non mi deluda.

Adesso tocca a voi!
Cosa state leggendo?
Giorgia Blogger

sabato 9 gennaio 2016

Buoni propositi 2016 ♥



Buongiorno, cari lettori! Come va?
Sono in netto ritardo con la mia lista di buoni propositi, visto che il 2016 è iniziato già da un po'! So già che alla fine non riuscirò a rispettarli tutti, ma almeno ci provo :)

Leggere 70 libri per la Goodreads Reading Challenge
Okay, questo è un obiettivo fattibile, considerando che lo scorso anno non ci sono arrivata per un pelo... Ho letto 69 libri, soltanto uno in meno rispetto alla challenge che avrei voluto completare! Ma pazienza, la lettura dev'essere sempre un piacere e mai un impegno da portare a termine con scadenze. Ci sono periodi in cui leggo 5 libri in una settimana e periodi in cui impiego 10 giorni a finirne uno solo, dipende dagli impegni che ho e dalla voglia che ho di leggere. Vediamo se quest'anno riesco ad arrivare a 70!

Comprare meno libri
Questo è il classico obiettivo che mi pongo ogni anno, e che non rispetto mai. A dimostrazione di ciò, non contenta di tutti i libri che ho ricevuto (e comprato) a dicembre durante le vacanze di Natale, ho già comprato il mio primo libro dell'anno. E' un saggio che si chiama L'amore si impara leggendo, un libro che una bookworm innamorata come me non poteva assolutamente lasciarsi scappare.

Smaltire le letture accumulate
Questo punto si ricollega al precedente perché, oltre ad acquistare libri in modo compulsivo, ultimamente ne prendo molti in prestito, e avendo generalmente poco tempo per leggere, ciò mi impedisce di smaltire i libri che ho già, e che intanto prendono polvere sullo scaffale.

Più recensioni
Dovrei davvero smetterla di procrastinare, ho tante recensioni in arretrato! Cercherò di fare meglio quest'anno, magari con qualche post programmato in più riuscirò a tenermi al passo...

Più classici
Anche questo dovrebbe essere fattibile, dato che adoro i classici e per il mio corso di studi devo leggerne spesso. Lo scorso anno ho letto 15 classici, quest'anno vorrei leggerne (tra letture e riletture) almeno 20.

Più articoli per Eroica Fenice (senza per questo trascurare il blog)
Chi mi segue, sa già che è da qualche mese che scrivo per una testata giornalistica campana, ed è un grande onore per me, nonché un'attività che mi riempie di gioia, mi consente di andare più spesso a teatro e di fare esperienza nell'ambito del giornalismo, che mi interessa e affascina molto.
Spero di migliorare e di crescere grazie a questa esperienza. Trovate qui la pagina con tutti i miei articoli.

Dare tutti la maggior parte dei miei esami di quest'anno
Questo mio buon proposito, come il precedente, non ha nulla a che fare col blog o con la lettura, ma mi piace dirvi qualcosa in più su chi c'è dietro il blog, ogni tanto. Credo che siano queste cose a fare la differenza tra un blogger e l'altro e che sia bello conoscere e valorizzare le nostre differenze, mi piacerebbe saperne di più su chi mi legge e mi fa molto piacere saperne di più sui blogger che seguo!
Dunque, come alcuni già sapranno quest'anno ho iniziato il mio primo anno di università, è il mio anno di prova poiché per me è tutto nuovo, a cominciare dalle materie. Qualcuno potrebbe pensare che Lettere sia semplice, perché bene o male tutti abbiamo studiato la letteratura italiana a scuola, ma studiarla in modo specialistico e studiare le mille discipline ad essa legate è tutta un'altra cosa... e mi affascina e m'incanta da morire, Sono ogni giorno più gioiosa della scelta fatta. La prossima settimana ho il mio primo esame, di Storia della Lingua Italiana, con una spinosissima parte di glottologia e fonetica che mi sta dando il filo da torcere. Iniziare questo nuovo percorso con un buon voto sarebbe il massimo per me, e spero di riuscire a dare tutti gli esami previsti per quest'anno, o almeno la maggior parte.

Giunti alla fine dell'articolo, volevo mostrarvi due reading challenges a cui ho deciso di partecipare quest'anno! Vi invito a dare un'occhiata ad entrambe!


La prima è la challenge organizzata dalla pagina Facebook IRead Libri in Vendita, ho scelto di partecipare perché offre tantissimi spunti interessanti, non ha limiti di tempo e soprattutto offre in palio 2kg di libri da portare a casa! 

La seconda, è la challenge organizzata da Gaia e Sassy del blog Le parole segrete, ho scelto di partecipare perché è molto semplice e carina e non chiede più di una lettura al mese, conciliandosi quindi perfettamente con i miei impegni universitari e anche con le scelte personali di ognuno, inoltre anche questa offre in palio tante belle cosucce :p


Adesso tocca a voi!
Quali sono i vostri buoni propositi per quest'anno?
Giorgia Blogger

mercoledì 6 gennaio 2016

Book tag dell'Epifania



Buongiorno, cari lettori!
Oggi è l'Epifania. Avete avuto la calza? Io, con le mie due calze, sto a posto con i dolciumi per un bel po', e la sessione invernale mi da anche il giusto alibi per riempirmi di cioccolato, senza sentirmi in colpa :p Ho trovato questo bel tag a tema nel blog I miei magici mondi, pronti per salutare le vacanze natalizie così?
Io no, non sono pronta, ma... pazienza! Ecco a voi le mie risposte! Come sempre, siete tutti invitati a farmi avere le vostre qui nei commenti o riportando questo tag nei vostri blog :)

Carbone:
Un libro che ti ritrovi nella libreria, ma non sai se leggerlo.
Io sono sempre fermamente convinta che un giorno leggerò tutti i libri che ho accumulato in libreria, ma poi aumentano sempre e la situazione si fa sempre più drammatica. Mea culpa, non so proprio resistere agli sconti e alle bancarelle di libri usati! Un libro che leggerò certamente, come tutti quelli che ho, anche se non saprei proprio dire quando, è Il terrazzino dei gerani timidi, comprato più di un anno fa e da allora in attesa di esser letto. Mi sento quasi in colpa, di solito i miei libri non aspettano così tanto a lungo... Ma sento che non è ancora arrivato il suo momento. Voi lo conoscete?


Caramelle:
Una saga di libri che vorresti proprio iniziare a leggere.
A dicembre ho comprato i primi due volumi della famosa Trilogia del Cimitero dei Libri Dimenticati, di Zafon, per intenderci è quella che inizia con il romanzo L'ombra del vento. Mi manca soltanto il terzo, e tremo al pensiero di dover interrompere la lettura dopo il secondo, devo assolutamente procurarmi il terzo prima di iniziare questa serie! Questo è il mese in cui li inizierò, un po' perché sono particolarmente curiosa e un po' per la tappa della sfida di lettura organizzata da Gaia del blog Le parole segrete, passate a dare un'occhiata!

Cioccolata:
Un libro che più lo leggi e più ti piace.
Andiamo sul classico, questa volta. Sarà che ho festeggiato l'Epifania al cinema, guardando insieme al mio ragazzo il film uscito di recente, sarà che ho tanta voglia di rileggerlo, sarà che ultimamente ho pensato molto al messaggio della volpe, ma più leggo il Piccolo Principe e più mi piace. E' un libro straordinario, leggibile a più livelli, è uno di quei libri che ti leggono dentro e parlano con semplicità delle grandi verità, senza mai cadere nel banale, raccontandole ad ognuno in modo diverso, perché in grado di toccare differentemente le corde di tutti.

Gomme da masticare:
Un libro che ti viene voglia di leggere, perché tutti ne parlano bene.
Ho sentito tantissimi pareri entusiastici di Raccontami di un giorno perfetto, un romanzo che ho a lungo cercato e trovato a metà prezzo su una bancarella natalizia a dicembre. Potevo mai lasciarlo lì? Di solito non ho un bellissimo rapporto con i romanzi young adult, ma questo mi attraeva per la trama. Spero che il tema trattato non sia buttato lì con superficialità, come spesso vedo fare in questi romanzi, e che invece sia trattato in modo maturo. Dalle recensioni che ne ho letto, sembra di sì. Spero che non mi deluda! Voi cosa ne pensate?

Lecca lecca:
Un libro che hai trovato molto bello, ma non te lo aspettavi.
Un po' perché adoro gli autori francesi, un po' perché la trama mi ispirava, mi aspettavo che Un amore di carta mi sarebbe piaciuto, ma non mi aspettavo che questa lettura, ordinaria e quasi piatta all'apparenza, si rivelasse invece così poetica, così illuminante. Una delle migliori letture del 2015, sicuramente.
Giorgia Blogger

domenica 3 gennaio 2016

Riflessioni culturali #2: Distillati, chi decide qual è il cuore del romanzo?



"Distillati, al cuore del romanzo" recita lo slogan della nuova, discutibile proposta editoriale della Centauria, dal 29 dicembre al prezzo di 3,90€  in tutte le edicole, col primo bestsellerVenuto al Mondo di Margaret Mazzantini.
O meglio, il surrogato del romanzo.
Romanzi tagliuzzati e ricuciti in meno della metà delle pagine. Romanzi che vanno dritti al punto, romanzi che assecondano le esigenze di rapidità del nostro tempo, romanzi per chi non ha mai tempo di leggere. Romanzi che vanno dritti al cuore del romanzo. Come se davvero si potesse stabilire qual è il cuore di un romanzo, come se davvero ce ne fosse uno. Come se un romanzo non fosse l'insieme delle parole, delle scene, degli intrecci che lo compongono. Come se qualcuno potesse davvero arrogarsi il diritto di decidere dell'utilità o dell'inutilità di una pagina, di una scena, di una sequenza, di una lunga descrizione ai fini della storia. Come se distillati e libri si equivalessero.

Distillati: romanzi per chi non ha tempo

L'iniziativa, che lascia quantomeno perplessi, si propone di incoraggiare "il piacere della lettura nel tempo di un film". Come se l'Arte dovesse esser consumata in dei tempi prestabiliti, come se l'Arte avesse dei tempi, come se l'Arte non rispondesse al naturale bisogno umano di raccoglimento, di svago, di riflessione. Come se l'Arte avesse uno scopo, un compito da portare a termine il prima possibile. 
Una proposta che vorrebbe educare gli Italiani alla lettura e che per raggiungere lo scopo abbassa gli standard, una proposta che si adegua, tristemente e perfettamente, alla frenesia, alla fretta a cui siamo abituati. L'ennesima proposta editoriale che punta sulla quantità, piuttosto che sulla qualità. 
Il telefono  velocizza le comunicazioni, i mezzi di trasporto velocizzano gli spostamenti, le tecnologie velocizzano i contatti, le procedure burocratiche, le ricerche. 
L'Arte è Arte e non ha altro fine che se stessa, pertanto non ha motivo di essere velocizzata. Non c'è da render conto a nessuno del tempo impiegato in Arte, in passione, in emozioni, in sensazioni, viene dunque a cadere il motivo per il quale si dovrebbe leggere in fretta.
Scegliere i Distillati piuttosto che i libri veri, è come scegliere tra una barretta ipocalorica, che sostituisce il pasto fornendo il giusto fabbisogno energetico, e un pasto vero: c'è tutta la differenza del mondo tra sfamarsi, e soddisfare così i bisogni naturali del proprio organismo, e gustarsi il piacere di un pranzo, assaporare le pietanze. Leggere è assaporare le parole una per una, gustarle secondo i propri tempi. 
Scegliere i Distillati è come scegliere di guardare il trailer di un film piuttosto che il film stesso, ascoltare un ritornello piuttosto che la canzone.

"Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. 
(Come il tempo per scrivere, d’altronde, o il tempo per amare.) 
Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere. È forse questa la ragione per cui la metropolitana - assennato simbolo del suddetto dovere - finisce per essere la più grande biblioteca del mondo. 
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere. Se dovessimo considerare l’amore tenendo conto dei nostri impegni, chi ci si arrischierebbe? Chi ha tempo di essere innamorato? Eppure, si è mai visto un innamorato non avere tempo per amare? 
Non ho mai avuto tempo di leggere, eppure nulla, mai, ha potuto impedirmi di finire un romanzo che mi piaceva. La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del tempo sociale. La lettura è, come l’amore, un modo di essere." 
(Daniel Pennac, Come un romanzo)

Giorgia D'Alessandro per Eroica Fenice
Giorgia Blogger